ROMA (Public Policy) – “Dalle notizie acquisite a marzo 2025, risulta che presso la casa circondariale Regina Coeli sono presenti 1.045 detenuti a fronte di una capienza regolamentare pari a 628 posti disponibili, con un rapporto presenti/posti regolamentari presenti pari al 183,33 per cento, purtroppo tra i più alti del distretto. Nonostante ciò, non si registrano violazioni dei parametri minimi stabiliti dalla Corte Edu, in quanto ogni detenuto ha a disposizione uno spazio di vivibilità compreso tra i 3 e i 4 metri quadrati”.
Lo ha detto martedì, in aula alla Camera, il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, rispondendo a un’interrogazione del Pd sulle iniziative di prevenzione del rischio suicidario nel sistema carcerario, con particolare riferimento alle criticità emerse nella casa circondariale Regine Coeli di Roma.
“Le precarie condizioni di detenzione dell’istituto – ha spiegato – derivano dall’antichità dell’edificio e dalla collocazione in centro città, da cui deriva l’impossibilità di costruire nuovi spazi e di apportare significative modificazioni. Ciò nonostante – ha aggiunto – a marzo 2024 sono stati collaudati i lavori per l’adeguamento funzionale degli impianti termici e vengono regolarmente eseguiti interventi di tinteggiatura delle strutture edilizie ed interventi di pulizia”.
Nella casa circondariale, ha spiegato il sottosegretario Silli, “si svolgono numerose attività trattamentali rivolte a tutta la popolazione detenuta, con particolare riguardo al sostegno individuale nella delicata fase di passaggio in ingresso dalla libertà”.
“È stata inoltre potenziata la rete di sostegno psicologico e lo staff multidisciplinare, al punto da essere stato istituito uno specifico gruppo di lavoro per l’analisi del rischio suicidario, con il compito di definire dei protocolli operativi ed elaborare momenti di formazione per il personale penitenziario, così da tutelare la salute psico-fisica dei detenuti e prevenire i suicidi, il cui numero resta elevato: dal primo gennaio 2020 al 4 marzo 2025 – ha detto Silli – si sono verificati al Regina Coeli 14 suicidi tra la popolazione detenuta”.